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Voglia di Tenerezza #2

Amo le storie d'amore e, soprattutto, il lieto fine. Quindi, come potevo non essere una seguace del genere romance? Ecco, appunto: era una cosa praticamente impossibile. In questa rubrica, che ho chiamato "Voglia di Tenerezza", un pò per gioco e un pò perché in fondo rappresenta quello che mi piace di questa tipologia di libri, parlerò di tutto ciò che fa parte del mondo dei romance, e che viene spesso considerato inferiore rispetto ad altre narrazioni e classificato come letteratura al femminile. In questo settore dell'editoria, si trovano spesso dei piccoli capolavori, storie ricche di pathos ed emozionanti, e anche autrici di immenso talento. Bene! Io adoro le storie in rosa e, quindi, eccomi qui, pronta a parlarvene. Recensioni, anteprime, speciali, segnalazioni... qui inserirò tutto ciò che è romance. Il cuore, infatti, ha sempre bisogno di briciole di tenerezza ♥

RECENSIONE "SEDOTTA" DI PAMELA BRITTON

Buona domenica sera ^_^ Purtroppo, ho avuto poco tempo oggi, sono stata indaffarata e non ho potuto postare questa recensione prima, ma finalmente eccola! Ce l'ho fatta! "Sedotta" di Pamela Britton è il secondo volume di una serie romance di cui il primo romanzo è inedito in Italia. La scelta di pubblicare una serie partendo dal secondo volume per me è abbastanza discutibile perché, per quanto una storia può essere autoconclusiva, quando si va a leggere un seguito gli echi del libro precedente si sentono e il quadro non è mai completo perché ci sono richiami ad eventi passati e personaggi che impediscono a chi legge di farsi un'idea precisa. Ma non starò qui a blaterare su questo punto! Vi lascio alla recensione ;-)

Titolo: Sedotta
Titolo originale: Seduced
Autore: Pamela Britton
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi Passione
ISBN: -------------
Pagine: 282 p.
Prezzo: € 4.50
Genere: Romanzo
Sottogenere: Romance, History
Anno di pubblicazione: 2009

Trama
Una sorta di oscura maledizione sembra gravare su Lucien St Aubyn, duca di Ravenwood: la morte continua a colpire le persone a lui più vicine. Cionondimeno Lucien rimane lo scapolo più ambito d’Inghilterra. Ma quando sceglie di sedurre l’affascinante Elizabeth Montclair, finisce per scontrarsi con una donna indipendente e volitiva, decisa a sposarsi solo per amore e certamente non con lui. Eppure, a dispetto di tutte le convenzioni, la passione che tra loro si sprigiona sarà in grado di sopire ogni contrasto…

Il mio voto

La mia recensione

Ci sono alcuni periodi in cui ho bisogno di staccare dalle letture impegnative e di dedicarmi a libri leggeri, romantici e che mi permettono di evadere dal mondo senza troppe cerimonie. Questo è uno di quei momenti ed è in tale ottica che ho deciso di leggere un bel romance storico. La scelta è caduta su “Sedotta” di Pamela Britton, un libro che ho sullo scaffale da qualche anno e di cui avevo sentito parlare bene, e leggere questa storia si è rivelato rilassante e non mi è dispiaciuto. 
Elizabeth Montclair è una giovane fanciulla dell’alta società che, purtroppo, non è vista di buon occhio dai suoi pari che la considerano inferiore; il titolo nobiliare della sua famiglia, infatti, è stato conquistato da suo nonno, che era un semplice calzolaio, grazie ad alcuni servigi che aveva reso al re. Ora la ragazza è in cerca di marito, ma sembra che nessuno sia interessato ad imparentarsi con questi nobili di fortuna. È proprio ad un ballo che incontra Lucien St Aubyn, duca di Ravenwood e famoso libertino. Il giovane ha una pessima reputazione: tutti coloro che gli sono vicini, infatti, sembrano essere presi di mira dalla morte. L’ultima vittima che la malaugurata sorte ha mietuto è stato il fratello del duca e, per tale motivo, Lucien è sospettato di omicidio e non è visto di buon occhio in società. Per divertirsi un po’ e scacciare la noia, decide di sedurre la povera Elizabeth, che resiste alle sue proposte ma rimane purtroppo compromessa. Lucien decide, in un ultimo atto di galanteria, di riparare al suo errore e di sposarla, ma la loro convivenza sarà molto difficile e piena di sorprese… 
Inizio con il dire che, a mio parere, il romanzo è stato pubblicato nella collana sbagliata; “Sedotta”, infatti, si trova nella serie passione della Mondadori, ma – credetemi- la passione c’è, però più che altro è allusiva. Mi spiego meglio: i romance vengono classificati in tante categorie (history, emotion, classic, passion, ecc.) e una lettrice sceglie il romanzo anche in base a questo. Ad esempio, io preferisco più una storia in cui c’è una maggiore impronta di romanticismo che di sensualità e mi oriento più verso un romance history o classic che verso un passion (anche se questa categoria mi piace e l’apprezzo), quindi quando eseguo l’acquisto mi aspetto di trovare ciò che ho comprato. “Sedotta” si trova tra i romance passione, ma io l’avrei messo in un’altra categoria; infatti, ho letto romanzi romantici che erano molto più hot di questo che, invece, suggeriva, sia dal titolo che dalla classificazione, la presenza di una storia decisamente sensuale. 
Il romanzo è incentrato più che altro su un gioco di seduzione, un tira e molla ironico e frizzante, ma le scene passionali sono quasi del tutto assenti. I dialoghi sono sicuramente il punto di forza di questo romance ed è grazie alle parole che si snoda l’attrazione sessuale che esiste tra i due protagonisti. Ognuno sfida l’altro a sedurlo e a resistergli, ma questa sfida è tutta basata su intermezzi giocosi e allusioni sarcastiche e pungenti, non c’è niente di esplicito. Questa è una cosa che ho apprezzato perché mi sono divertita a seguire i battibecchi di Elizabeth e Lucien e a sorridere alle loro battute e alle frecciate che si tirano l’un l’altro. Tuttavia, ciò non significa che la dose di romanticismo è più alta, anzi, la magia del sentimento scarseggia e, in effetti, ne avrei voluto di più perché credo che la storia ne avrebbe giovato.
Lo stile dell’autrice è piacevole, non annoia ed è riuscito a coinvolgermi e a farmi immergere nell’ambientazione ottocentesca di cui io sono una grande appassionata. Ho notato che la Britton si sofferma spesso sulle descrizioni ed è una buona cosa perché l’accuratezza nei dettagli è sempre importante in una narrazione che riprende epoche passate. Il libro l’ho letto tutto d’un fiato e ho apprezzato particolarmente la parte iniziale e quella centrale, il finale, invece, mi ha delusa e mi ha lasciata un po’ insoddisfatta. Il ritmo diventa troppo veloce, quasi fulmineo, e non si riesce a godere appieno delle situazioni narrate. In più, in quest’ultima parte, l’autrice ha sviluppato il rapporto dei protagonisti in un modo che non mi è piaciuto e che ha fatto calare la mia attenzione perché alcune scene sono davvero troppo sdolcinate (soprattutto mettendole in relazione a tutto il resto del libro) e i risvolti dell’intreccio sono spesso ridicoli e banali. Non c’è equilibrio tra l’inizio, il centro e la fine e questo fattore crea confusione e dispiacere perché il passaggio essenziale di approfondimento, che permette di adeguarsi ai cambiamenti narrativi ideati dall’autrice, è completamente assente. Forse scrivendo qualche pagina in più l’opera avrebbe guadagnato un' impostazione diversa e le vicende – amorose e non- avrebbero ottenuto il meritato spazio risultando più realistiche e meno forzate. 
I protagonisti mi sono piaciuti, li ho trovati simpatici e spiritosi, mi hanno tenuto buona compagnia con i loro scontri e mi hanno fatto sorridere. Elizabeth è un’eroina intraprendente e testarda, Lucien è un personaggio abbastanza intrigante e divertente. Il resto dei personaggi non mi ha fatto impazzire, anzi la maggior parte è ampiamente dimenticabile, ma anche le figure di contorno hanno svolto bene il loro compito e sono state funzionali alla trama e all’evoluzione della relazione sentimentale di Elizabeth e Lucien. 
Non ho amato questo romance quanto speravo, dai pareri che avevo letto mi ero creata delle aspettative più alte e non sono state soddisfatte del tutto, ma ritengo che sia stata comunque una lettura piacevole e che mi ha permesso di svagarmi per qualche ora. Svuotare totalmente la testa ogni tanto fa bene e per me non c’è metodo migliore di un buon romance. 
Consiglio “Sedotta” alle lettrici che amano i romanzi rosa, che vogliono distrarsi e sorridere; in questo libro troverete tutti gli ingredienti per rilassarvi perché è una lettura coinvolgente e ironica vivacizzata da una leggera sfumatura di passione. 

                                                                                                                                              Monia Iori


Questa recensione partecipa alla TRIBUTE READING CHALLENGE
Distretto 6, Romanzi rosa

10 commenti:

  1. come sai i e i romanzi rosa..siamo due mondi diversi..però la recensione mi è piaciuta..mi hai quasi fatto venire voglia di provare O_o

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    1. Ahahah :D Chissà... forse un giorno a furia di leggere i miei sproloqui sui romance avrai la testa talmente confusa che cederai e inizierai a leggerli :D Però, in quel caso, non partire da questo! Ce ne sono di molto più belli e coinvolgenti ^-^ Io, però, non mi riterrò responsabile di delusioni ;-)

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  2. Io non sono un'affiliata del genere, però li leggo, quando, appunto, ho voglia di qualcosa di paurosamente dolce e romantico e poco impegnativo.
    La recensione in questo caso è davvero bella, mi hai incuriosito.

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    1. Ma grazie *O* Ora mi state lusingando!!! E pensare che ho scritto di fretta :D
      Secondo me, infatti, ci vogliono quando c'è bisogno di romanticismo e serenità. Io non ci rinuncerei per nulla al mondo ^-^

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  3. Beh i romanzi rosa non fannno per me, però la tua recenaione mi ha incuriosita! Ne leggerò sicuramente qualcuno! :)

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    1. Sono contenta di aver scatenato curiosità sui romance :D Quando deciderai di leggere qualcosa di questo genere fammi sapere, eh!!!

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  4. nuova follower, sono rimasta davvero piacevolmente colpita dal tuo blog che non potevo non unirmi... in questo tuo post hai davero ragione, a volte bisogna leggere qualcosa di struggentemente tenero, per staccare un po la spina e rilassarsi, e poi non riesco a capire perchè questo genere di romanzo venga catalogato "lettura femminile" se spesso gli autori sono anche uomini. A me personalmente piacciono questi tipi di storie, soprattutto se c'è la classica atmosfera vottoriana e la storia non è troppo banale.

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    1. Ciao! Benvenuta sul mio blog ^-^ E grazie mille! Sono contenta che ti piaccia!
      Sono d'accordissimo con te. Non capisco perché questi romanzi vengano ritenuti inferiori e considerati così poco... a volte ho trovato delle storie bellissime e a me piace tantissimo leggere romance e di certo non smetterò, li considero indispensabili in alcuni periodi :D
      Adoro l'atmosfera vittoriana *.*

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  5. già, l'atmosfera vittoriana da quel tocco di storicità in piu ad un romanzo, e poi come epoca si sposa bene con il romance perchè ha uno stile particolare, femminile e romantico.
    se non ti dispiace ho rubacchiato il tuo banner :)
    un bacione!!!

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    1. Sì, è vero!!! È un'epoca molto femminile e io non mi stanco mai di immergermi in storie ambientate in questo tempo :D
      Grazie per aver preso il mio banner! Ora faccio un salto da te e prendo il tuo ;-)
      Un bacione anche a te!

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