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The Raven (Halloween's Party #5)

RECENSIONE "THE RAVEN" DI JAMES MCTEIGUE

Buonasera creature della notte! In questi ultimi giorni è stata tutta una corsa, non mi sono fermata un attimo e non sono ancora riuscita a rispondere ai vostri commenti e a passare sui vostri blog, quindi mi scuso per la mia assenza, ma abbiate pazienza e aspettatemi...arriverò! ;-)
Stasera vi parlo di un film insolito per me perché -come ormai sanno anche i muri- non amo particolarmente le storie di paura, ma ho fatto un'eccezione (che conferma la regola, ovviamente!) ed eccomi qui a disquisire su "The Raven". Perché ne parlo? Beh, perché ad Halloween oltre alle storie paranormali si possono vedere anche quelle più realistiche e inquietanti e questo film per me va benissimo per passare una serata con i classici brividi di paura. In fondo, Edagar Allan Poe era un maestro del terrore e per molte persone è un classico leggere le sue storie nel periodo di Halloween, e questa pellicola parla proprio di lui!
Se vi siete persi le precedenti puntate dell'iniziativa, potete trovare i post qui -> Halloween's Party #1,Halloween's Party # 2, Halloween's Party #3, Halloween's Party #4.
Vi ricordo, inoltre, che sul blog è in corso il giftaway "Trick or Treat?" e che avete tempo per partecipare fino al 31 Ottobre (incluso).
E ora vi lascio al quinto appuntamento con l'Halloween's Party!

Titolo: The Raven
Titolo originale: The Raven
Regia: James McTeigue
Paese: USA, Ungheria, Spagna
Produzione: Intrepid Pictures, FilmNation Entertainment, Galavis Film, Pioneer Pictures
Durata: 111 min
Anno: 2012
Genere: Drammatico, Horror, Mistery

Trama
Siamo a Baltimora nel 1849. Una madre e sua figlia vengono ritrovate brutalmente assassinate. Il detective Emmet Fields, fa una scoperta sorprendente: il delitto assomiglia a un omicidio descritto fin nei minimi dettagli più cruenti sul giornale locale - parte di una serie di racconti scritti dallo scrittore emergente ed emarginato Edgar Allan Poe. Ma proprio mentre Poe viene interrogato dalla polizia, viene commesso un altro raccapricciante omicidio, ispirato anch'esso a un suo famoso racconto. Rendendosi conto che un pazzo omicida, che utilizza i racconti di Poe come ispirazione per la sua sanguinosa furia, è a piede libero, Fields chiede l'aiuto dello scrittore per fermarlo. E quando sembra che qualcuno vicino a Poe potrebbe diventare la prossima vittima dell'assassino, la posta in gioco diventa ancora più alta e l'inventore del romanzo poliziesco ricorre a tutte le sue capacità deduttive per cercare di risolvere il caso prima che sia troppo tardi.

Il mio voto

La mia recensione

Non sono un’amante delle storie agghiaccianti e inquietanti, dove c’è un assassino brutale che mette in atto omicidi terribili e le povere vittime subiscono torture atroci. Anzi, di solito snobbo questi film senza pensarci e con estrema gioia per il mio cuore debole, perché sangue, violenza e psicopatici non fanno proprio per me. Però, amo le ambientazioni nebbiose, a metà tra il gotico e il dark, soprattutto se risalenti ad un’epoca storica affascinante e intrisa di mistero, e non posso resistere ai racconti che riprendono in qualche modo le vite di celebri scrittori. Detto questo, è facile capire perché io abbia voluto vedere “The Raven”, il cui titolo riprende la celebre poesia di Edgar Allan Poe, film del 2012 diretto da James McTeigue che mescola nell’intreccio episodi fantasiosi della vita di Poe e misteri da risolvere in una Baltimora del 1849 cupa e da brivido.
Edgar Allan Poe è un noto scrittore di romanzi e racconti del terrore, ma al momento la sua carriera non risplende; le sue ultime opere non vengono pubblicate e il suo amore per Emily, pur essendo ricambiato con trasporto e devozione dalla giovane donna, non è visto di buon occhio dal padre di lei. Poe sta passando una fase difficile, una sorta di crisi creativa, e le sue finanze ne stanno risentendo. Ma a scuotere la sua vita arriva un serial killer che colpisce in modo molto teatrale. L’assassino, infatti, per uccidere le sue vittime si avvale dei racconti più famosi dello scrittore, ricreando perfettamente le scene descritte nelle sue opere. L’ispettore di polizia che si occupa di questi casi, Emmett Fields, inizialmente sospetta proprio dello scrittore, ma poi capisce che questi non c’entra niente con gli assassinii e decide allora di farsi aiutare nelle indagini. Poe accetta di fare da consulente e i due cominciano a dare la caccia al killer. Solo lo scrittore, infatti, può essere in grado di comprendere i segnali e gli indizi che l’omicida lascia sul luogo del delitto e di intuire quale sarà la sua prossima vittima, e le speranze della polizia e dell’intera città sono nelle sue mani. Quando il killer rapisce la bella Emily e comunica che la lascerà andare solo se leggerà una nuova storia dell’autore della stessa magnificenza di quelle passate, Poe dovrà scrivere il racconto perfetto perché solo così potrà riaverla indietro e trovare la soluzione per scoprire chi si cela dietro quelle terribili morti.
Il film, pur non essendo il mio genere, mi è piaciuto molto. Non sono una gran lettrice di storie dell’orrore e quindi la mia conoscenza di Poe è limitata e superficiale, né ho una visione completa degli eventi che formarono la sua vita, e forse proprio per questo motivo sono riuscita ad apprezzare appieno questa pellicola. Forse gli estimatori di Poe, che hanno sicuramente conoscenze approfondite della sua opera e della sua vita, storceranno il naso davanti ad una trasposizione fantasiosa che riprende gli ultimi giorni della vita di questo immenso scrittore, giorni che sono rimasti nell’ombra e su cui nessuno ha mai saputo far luce (e questo particolare rende sicuramente più facile far volare l’immaginazione e creare storie di fantasia e congetture su ciò che gli accadde), ma io, quasi digiuna in materia, mi sono lasciata totalmente coinvolgere dall’intreccio e non mi sono persa neanche un secondo (eccetto le scene sanguinose, dove ho opportunamente messo una mano davanti agli occhi).
Avendo una passione per le ambientazioni fosche, le cose che mi sono piaciute di più sono la fotografia di Danny Ruhlmann e le scenografie di Roger Ford, entrambe perfette per il tipo di storia e particolarmente suggestive; durante la visione sembrava proprio di stare in una Baltimora ottocentesca, tetra e oscura, dove la nebbia è protagonista assoluta e il mistero si può scorgere ovunque.
Ho apprezzato tanto anche la sceneggiatura, che mescola vita e finzione in un racconto visivo che mi ha fatto stare tutto il tempo in ansia e con il fiato sospeso, mentre mi arrovellavo il cervello cercando di capire chi fosse l’assassino. Essendo gli omicidi ispirati a racconti dell’autore, ci sono molti riferimenti espliciti alle sue opere e anche alle sue poesie, e questo aspetto mi ha piacevolmente intrattenuta perché mi ha dato modo di scoprire, indirettamente, qualcosa in più su un talentuoso e stimatissimo autore che, per gusti personali non inclini al macabro, non sono mai riuscita ad approfondire. La regia attenta e calma di James McTeigue, inoltre, è riuscita a tenermi incollata allo schermo e a farmi stare con il cuore in gola per tutto la durata del film. Ci sono scene cruente che mi hanno fatta raccapricciare e mi hanno chiuso lo stomaco in una morsa, è vero, ma la pellicola è girata con molta eleganza e romanticismo gotico e ha fatto ugualmente breccia dentro di me, anche se ad un certo punto la situazione è divenuta claustrofobica perché gli eventi vorticosi non lasciano respiro e la delicata e terrificante condizione di Emily viene esplorata dal punto di vista della ragazza, il che impressiona parecchio.

Gli attori mi sono piaciuti molto e le loro interpretazioni le ho trovate gradevoli ed equilibrate, in tono con il film. C’è John Cusack, un attore che a me piace tantissimo, che interpreta Poe e penso che si sia calato nei panni dell’autore con abilità e anche con un po’ di deferenza nei confronti di un personaggio realmente esistito e che ha improntato con la sua penna la letteratura americana dell’epoca; è un omaggio a un grande autore passato, forse un po’ eccentrico nella parte iniziale, ma credo che il copione richiedesse una figura lievemente esuberante, e poi forse Poe era davvero così. Luke Evans (visto ne “I tre moschettieri” di Paul W. S. Anderson, dove aveva il ruolo di Aramis) è invece l’ispettore Fields, e devo dire che anche lui mi è piaciuto parecchio, è stato molto bravo a incarnare la figura dell’uomo che vuole svelare la verità a tutti i costi e fare giustizia. Anche Alice Eve, che interpreta la fidanzata di Poe, è brava e ho preso subito in simpatia il suo personaggio, una donna innamorata che si trova improvvisamente coinvolta in un incubo terribile proprio a causa dell’uomo che ha scelto. Insomma, un bel cast per un film con personaggi interessanti.
L’unico appunto che devo fare riguarda il doppiaggio italiano; infatti, ho trovato inadatta la voce del doppiatore di John Cusack e questo ha penalizzato in parte la mia visione del film perché sentivo che non era quella giusta, ma ovviamente si tratta di gusto personale. Non dico che il doppiatore non è bravo, anzi, ma che non è stata la scelta più adatta per questo attore e anche per il tipo di film, che si mantiene sempre su un tono molto basso e grave dal punto di vista dell’audio, mentre la voce del doppiatore è squillante e non si armonizza con il resto.
The Raven” è un bel film misterioso e a tratti agghiacciante, incentrato sulla parte finale della vita di un grandissimo scrittore e, se siete amanti di Edgar Allan Poe, ve lo consiglio solo se avete la certezza di riuscire a stare al gioco e godervi la finzione, altrimenti forse non fa per voi. Tuttavia, lo raccomando a coloro che, come me, amano le ambientazioni di questo tipo e adorano i misteri, perché è una pellicola che merita ed anche visivamente è molto piacevole.

                                                                                                                                                  Monia Iori

10 commenti:

  1. L'ho visto e mi è piaciuto moltissimo. Anche io conosco solo superficialmente l'opera di Poe, quindi ho potuto godermi il film.
    Sai che ho avuto la stessa impressione sul doppiaggio? Non è uno dei miei doppiatori preferiti, ogni volta che sento la sua voce c'è qualcosa che mi infastidisce e qui mi ha dato la stessa sensazione.

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    1. Allora non sono la sola ad aver trovato inadatta la voce del doppiatore :D diciamo che il timbro è molto nasale e squillante e in questo caso stonava con tutto ciò che era il film...peccato :-(
      Però sono contenta che il film ti sia piaciuto! È veramente ben fatto e coinvolgente ^-^

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  2. io non l'ho visto devo assolutamente recuperare:)

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    1. Sì, Vale, guardalo...credo che a te piacerà sicuramente e molto ^-^

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  3. Come perdermi questi appuntamenti di halloween?? *-*
    Allora non ho visto questo film, sono imperdonabile, lo aggiungo alla lista dei film da vedere la sera di halloween poi sceglierò insieme al mio ragazzo!

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    1. Ahahah :D se vuoi un Halloween spaventoso e suggestivo questo film è praticamente perfetto!!!

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  4. L'ho visto al cinema quando è uscito! anche a me è piaciuto, e c'ho visto all'interno molti riferimenti al "fantasma dell'opera" soprattutto per la scena del ballo in maschera.
    Ottimo film da vedere in questo periodo ;)

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    1. Sì, è vero...ci sono un sacco di richiami al fantasma dell'opera!!! hai perfettamente ragione ^-^
      Per Halloween ho pensato fosse molto adatto perché le atmosfere richiamano proprio il mistero puro e inquietante :D

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  5. Questo me lo sono perso! D:
    Intendo recuperare prestissimo!
    Non potreri non farlo! ;)

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    1. Sì, Jaqueline! Guardalo assolutamente! È veramente bello *-*

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